
La forma sublime
Il concetto di "sublime" in arte e filosofia ha attraversato i secoli, evocando quella tensione tra bellezza e grandezza, tra armonia e vertigine, che si manifesta nella percezione dell'infinito. Nelle sue opere, Isabella Nurigiani incarna questa tensione attraverso l'uso sapiente del marmo, del bronzo e del ferro, materiali che si piegano alla sua visione per dare vita a forme astratte e sinuose, capaci di sfidare la staticità della materia.
All’interno della mostra IN EVOLUZIONE, la materia si fa protagonista di una metamorfosi continua, un processo di trasformazione che suggerisce la volontà della forma di superare i propri limiti, di oltrepassare il confine dell’inerzia per librarsi nello spazio. Le sculture di Isabella Nurigiani sembrano animarsi, oscillando tra l’eterno e il transitorio, tra il peso e la leggerezza. La loro dinamicità si esprime non solo nelle curve che si librano nello spazio, ma anche nel superamento del basamento stesso, come se fossero pronte a emanciparsi dalla loro condizione inanimata per volteggiare con grazia nell’aria.
Questo senso di movimento e trasformazione richiama la concezione romantica del sublime, secondo cui l’arte deve suscitare stupore, spaesamento, persino inquietudine, portando lo spettatore al limite della percezione e dell’emozione. Il sublime è ciò che ci sovrasta, che ci trascende, ma che al contempo ci eleva. Così, le opere di Isabella Nurigiani si fanno veicolo di un’esperienza estetica che supera la semplice contemplazione: esse suggeriscono il divenire, l’impulso vitale che spinge ogni forma a trasformarsi, e ad evolvere.
Attraverso il contrasto tra la durezza dei materiali e la fluidità delle forme, l’artista invita a riflettere sulla potenza della materia e sulla capacità dell’arte di sublimarla in un’energia inarrestabile. Il bronzo e il ferro, tradizionalmente associati alla resistenza, qui si offrono alla leggerezza del movimento; il marmo, simbolo di eternità, si piega in linee morbide e avvolgenti, come se fosse modellato dal vento.
In questo viaggio estetico e perché no sensoriale, la materia si fa sublime, capace di trascendere la sua stessa essenza per divenire espressione pura di energia e movimento. Ogni opera racconta una storia di trasformazione, di slancio vitale, di ricerca di libertà: un’armonia in continua evoluzione, in cui la forma si sublima nella leggerezza del sogno e dell’immaginazione.
Le opere di Isabella Nurigiani, sono presenze in divenire, entità che suggeriscono il perpetuo cambiamento e la tensione verso l’infinito.
La forma sublime vuole essere una chiave di lettura: la forma non è mai definitiva, è sempre in evoluzione, pronta a varcare i confini del tangibile per abbracciare l’immensità dello spazio.
Fabiola Manfredi